domenica 13 novembre 2011

Obbligo pneumatici invernali: 15 Novembre 2011 | TopWheels.it

L’assessore provinciale ai Lavori Pubblici e Viabilità, in vista dell’imminente periodo invernale, conferma che anche per quest’anno, in tema di provvedimenti necessari per garantire la sicurezza degli automobilisti e servizi di emergenza, per tutte le strade di proprietà e competenza provinciale vale quanto disposto dall’ordinanza già in vigore lo scorso inverno e rinnovata anche per il 2011.
L’ordinanza prevede l’obbligo di circolazione con catene o pneumatici da neve in presenza di qualsiasi fenomeno nevoso, così come previsto dal Codice della Strada che stabilisce che l’Ente proprietario della strada può con propria ordinanza “prescrivere che i veicoli siano muniti ovvero abbiano a bordo mezzi antisdrucciolevoli o pneumatici invernali idonei alla marcia su neve o ghiaccio”
“Questo provvedimento – spiega l’assessore Stefano Simonetti - è reso necessario per evitare che i veicoli in difficoltà producano blocchi della circolazione, rendendo difficoltoso, se non impossibile, garantire i servizi di emergenza, di pubblica utilità e lo sgombero della neve. Il provvedimento non obbliga il cittadino all’acquisto delle catene da neve, ma impone l’obbligo di circolazione con catene o pneumatici solo in presenza di fenomeni nevosi e non la presenza a bordo del veicolo durante tutto l’inverno. Auspico che le forze deputate al controllo dei mezzi pesanti per il trasporto siano rigorosi e severi nel verificare che tutti i mezzi pesanti, in particolare quelli stranieri che più di una volta hanno creato tanti disagi alla circolazione provinciale, siano dotati di tali strumenti antisdrucciolevoli indispensabili per garantire una circolazione in sicurezza su tutte le strade."
In questo contesto la forte sinergia che lega l’assessorato ai Lavori Pubblici e Viabilità alle competenze assegnate alla Provincia in materia di Protezione Civile Trasporti e Mobilità, in capo all’assessore Franco De Poi, ha portato alla stesura del Piano di Gestione delle Precipitazioni Nevose sulla rete stradale Provinciale, che prevede l’azione corale di tutti i soggetti coinvolti, Comuni, Organizzazioni di Volontariato e forze dell’Ordine.

“L’avvio delle procedure del Piano Neve e la condivisione fra tutti i soggetti interessati di un documento che individua le criticità sulla rete stradale di competenza provinciale oltre che della parte gestita da ANAS lungo la SS36 – conferma l’assessore De Poi – rappresenta il punto cardine e di fondamentale importanza per una gestione coordinata degli eventi nevosi che spesso si traducono in disagi per l’intero sistema della mobilità. Questa criticità deve essere affrontata in forma unitaria e complessiva, in quanto un solo anello debole del sistema può caratterizzare in negativo anche l’attività degli altri. Accanto alle attività messe in campo dagli Enti competenti, resta comunque fondamentale il contributo dei singoli cittadini che de
vono attuare ogni sforzo e ogni attenzione, nell’ottica di autoprotezione, per evitare danni per 
sé e per gli altri adeguando le proprie abitudini alle condizioni ambientali”.


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Domande Frequenti su Pneumatici Invernali | TopWheels.it



1. Sento parlare di pneumatici invernali, da neve e termici. Esistono differenze?
Non c'è nessuna differenza. Sono solo modi differenti per indicare sempre lo stesso prodotto. Unica differenza rispetto ai pneumatici standard (detti anche estivi): i pneumatici idonei alla marcia su neve (o invernali o termici...) sono contraddistinti dalla marcatura M+S (ovvero "MS", "M/S", "M-S”, “M&S") posta sul fianco del pneumatico stesso.


2. Quando è il momento di montare i pneumatici invernali? Quando è consigliato toglierli?
Bisogna tenere conto delle molteplici condizioni climatiche che si possono incontrare nel corso della stagione invernale, la scelta è dettata da numerosi fattori quali: località geografica, lunghezza e frequenza viaggi, tipologia di strade da percorrere ecc.. In funzione di tutto ciò, il periodo di più idoneo utilizzo di questi pneumatici va da ottobre a marzo


3. Ci sono differenze di prestazioni tra i pneumatici di tipo tradizionale e quelli invernali?
Le differenze di prestazioni sono molto evidenti essendo i pneumatici invernali progettati e costruiti per dare, globalmente, il meglio delle loro prestazioni nelle condizioni atmosferiche più critiche (basse temperature, asfalto umido, bagnato ed innevato) mentre i pneumatici standard offrono un compromesso migliore nelle condizioni di impiego normale.


4. Con i pneumatici invernali posso viaggiare alla stessa velocità di quelli normali?
Normalmente sì, in funzione delle condizioni della strada. I pneumatici invernali montati possono peraltro avere un codice di velocità (massima) inferiore a quello previsto per il veicolo, e comunque non inferiore a Q=160 km/h. Tale indicazione va posta all'interno, in posizione ben visibile dal conducente.

5. I pneumatici invernali devono essere gonfiati alla stessa pressione di quelli normali? In caso contrario dove posso trovare le indicazioni corrette?
Normalmente si. La verifica va sempre fatta "a freddo" nelle condizioni ambientali specifiche, rispettando in ogni caso le prescrizioni del Costruttore del veicolo.


6. Sto acquistando un’autovettura di seconda mano e non so se i pneumatici montati sono di tipo normale o invernali. Come faccio a distinguerli?
I pneumatici invernali, o "da neve", devono essere marcati sul fianco con la sigla "M+S".


7. I pneumatici invernali possono essere utilizzati solo ed esclusivamente in presenza di neve?
I pneumatici invernali sono progettati e realizzati per reagire attivamente non solo quando l'asfalto è innevato, ma anche quando è bagnato e, in condizioni di asciutto, quando la temperatura esterna è bassa.


8. Quanti pneumatici invernali devo montare sulla mia auto?
Per avere un comportamento ottimale del veicolo in termini di stabilità e prestazioni, è sempre raccomandato l'equipaggiamento con quattro pneumatici invernali.

9. Pneumatici invernali e pneumatici normali muniti di catene sono sempre due soluzioni equivalenti ed alternative?
L'articolo 122 del regolamento del codice della strada sancisce inequivocabilmente l'equivalenza delle due soluzioni. Va comunque rilevato che l'utilizzo di pneumatici invernali garantisce condizioni di mobilità e di praticità superiori rispetto alle catene: per le catene sono infatti previste limitazioni sia in termini di equipaggiamento (non tutti i veicoli sono catenabili) che di velocità (velocità massima di utilizzo 50 km/h), oltre al fatto che il loro utilizzo è strettamente legato alla presenza di neve sulla superficie stradale


10. I pneumatici invernali e pneumatici chiodati sono la stessa cosa?
No, i pneumatici invernali sono progettati e realizzati per reagire quando la temperatura esterna è bassa (inferiore ai 7° C si iniziano a percepire fattivamente i benefici) sia in condizioni di asfalto asciutto, sia bagnato ed ovviamente, in maniera attiva quando l'asfalto è innevato. I pneumatici chiodati sono adottabili quando il fondo stradale è ghiacciato, con ghiaccio stratificato tra 0° e 4° C (esempio paesi scandinavi).


11. Che differenza c’è tra un pneumatico estivo e uno normale?
Nessuna: in Italia ed Europa vi è coincidenza nella morfologia dei pneumatici. La classificazione è differente per il mercato nord americano dove esistono tre categorie: estivo, multistagionale ed invernale, ed in tal caso il pneumatico "normale" è da riferirsi alla denominazione merceologica "multistagionale".


12. Sulla carta di circolazione della mia auto sono riportate misure specifiche per i pneumatici invernali e per i pneumatici normali. Sono da considerarsi un consiglio o un obbligo?
Sono da considerarsi un consiglio, anche perché generalmente, quando indicati esplicitamente sulla carta di circolazione sono di sezione più stretta e con codice di velocità inferiore ai pneumatici estivi. Nulla vieta di adottare pneumatici invernali di misura, indice di carico e codice di velocità in linea con le misure riportate per i pneumatici estivi (qualora non dovessero essere disponibili nel codice di velocità riportato sulla carta di circolazione, il codice di velocità può essere ridotto fino a Q a patto che sia applicato in maniera visibile sul cruscotto l'adesivo riportante la limitazione del codice di velocità applicato).




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giovedì 6 ottobre 2011

Aquaplaning: un pericolo invisibile ma assolutamente reale | TopWheels.it

Aquaplaning: un pericolo invisibile ma assolutamente reale 


Il fenomeno dell'aquaplaning si verifica quando l'acqua, che si interpone tra gli pneumatici e la strada, non riesce ad essere espulsa. L'acqua si accumula davanti alle ruote finché la sua pressione supera quella esercitata al suolo dagli pneumatici, che perdono così l'aderenza con il manto stradale. Questa perdita di aderenza fa slittare le ruote e impedisce al veicolo di rispondere correttamente ai comandi del conducente come la sterzata, la frenata e l'accelerazione. In questi casi, il veicolo può andare fuori controllo, sbandare o finire in testacoda. Una situazione potenzialmente pericolosa.

Come prevenire o ridurre l'aquaplaning

Controllare regolarmente lo stato e la pressione degli pneumatici. Una pressione insufficiente aumenta notevolmente il rischio di aquaplaning. Se la pressione degli pneumatici è inferiore del 30% rispetto alla pressione raccomandata, il rischio di aquaplaning aumenta sensibilmente.

Controllare l'usura degli pneumatici e la profondità del battistrada. Maggiore è la profondità residua della scultura battistrada, maggiore è la quantità di acqua che lo pneumatico riesce a smaltire, riducendo così il rischio di aquaplaning.

Moderare la velocità. Soprattutto in prossimità di pozzanghere e importanti spessori d'acqua.

Da cosa è provocato l'aquaplaning?

La presenza di un importante spessore d'acqua sulla strada può causare una perdita di contatto fra il veicolo e il manto stradale. Quando uno pneumatico attraversa una superficie inondata a velocità sostenuta, provoca l'innalzamento di un piccolo muro d'acqua davanti a sé. L'impatto del battistrada sul bagnato, nella zona anteriore all'area di contatto, genera un aumento di pressione dell'acqua. Se tale pressione supera la pressione media esercitata sul manto stradale dallo pneumatico, questo perde la capacità di espellere l'acqua e si stacca dal suolo. Quanto più aumentano lo spessore dell'acqua e la velocità del veicolo, tanto più l'effetto si amplifica, arrivando a compromettere la tenuta di strada. Per avere prestazioni ottimali sul bagnato, con importanti spessori d'acqua, è necessario consentire agli pneumatici di espellerla, in modo da ripristinare una superficie di contatto asciutta.

Rapporto tra profondità delle scanalature e spessore dell'acqua

La maggior parte degli incidenti da aquaplaning possono essere evitati grazie alla scultura presente sul battistrada e alla forma dell'area di contatto. Con l'usura, tuttavia, la profondità della scultura si riduce e quindi si riduce la capacità dello pneumatico di contrastare il fenomeno dell'aquaplaning. Più è elevato lo spessore dell'acqua, prima perderete aderenza.

Sistema Anti Surf di Michelin: ottimale aderenza sul bagnato

Quando il manto stradale è coperto da uno spesso strato d’acqua, la maggior parte degli pneumatici sono soggetti all’aquaplaning. Grazie alle tecnologie Michelin, quali ad esempio il Sistema Anti Surf, ora avete più possibilità di evitare l'aquaplaning, mantenendo la migliore aderenza possibile. Disponibile su pneumatici come MICHELIN Pilot Sport 3, questa tecnologia migliora le prestazioni sul bagnato. La forma curvilinea delle spalle, appositamente studiata, consente allo pneumatico di beneficiare di una zona più ampia di espulsione dell’acqua, allontanando il fenomeno dell'aquaplaning, senza però ridurre la quantità di gomma a contatto al suolo.

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lunedì 19 settembre 2011

OZ Superforgiata CL: nuovi cerchi in lega ultra leggeri | TopWheels.it

OZ presenta i nuovi cerchi in lega OZ Superforgiata, cerchi caratterizzati da un design a 10 razze in alluminio totalmente forgiato e attacco centrale



OZ presenta i nuovi cerchi in lega OZ Superforgiata CL, cerchi caratterizzati da un design a dieci razze in alluminio totalmente forgiato. OZ Superforgiata CL sono cerchi in lega interamente costruiti in alluminio forgiato, caratteristica che li rende veramente unici, specialmente nel modo dei cerchi in lega aftermarket. Le caratteristiche meccaniche e fisiche di questi cerchi in lega OZ sono infatti distribuite in maniera uniforme e costante sull’intera superficie, caratteristica che garantisce una resistenza eccezionale specialmente quando il cerchio è sottoposto a urti e sollecitazioni.
OZ Superforgiata CL Grigio Corsa OZ Superforgiata CL: nuovi cerchi in lega ultra leggeri

Attacco centrale


I nuovi cerchi in lega OZ Superforgiata CL presentano uno sportivissimo attacco centrale, attacco Central Lock pensato appositamente pensato per equipaggiare supercar del calibro di Porsche 911 GT3 RS, 911 Turbo, GT2 e GT3. Tuttavia, OZ commercializza anche una versione più standardizzata con classico attacco a 5 fori, attacco in grado di equipaggiare questi cerchi auto sulla maggior parte delle supercar sportive presenti sul mercato.

OZ Superforgiata CL Matt Black OZ Superforgiata CL: nuovi cerchi in lega ultra leggeri

Cerchi in lega leggerissimi

Proposti nelle colorazioni Matt Black e Grigio Corsa, i nuovi cerchi in lega OZ Superforgiata presentano particolari costruttivi topo di gamma, particolari che, oltre a regalare un look straordinario, assicurano un peso ridotto: da 7,81 a 9,53 kg, a seconda delle dimensioni del cerchio.

L'esperienza della nostra azienda

TopWheels è rivenditore per Eccellenza di tutti i cerchi OZ a prezzi davvero eccezionali!! Vieni a trovarci o contattaci all' indirizzo info@topwheels.it o al numero 06/2412701 per avere un preventivo in tempi record! 


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Aci e Michelin insieme per la Sicurezza Stradale | TopWheels.it


Un accordo tra Michelin ed ACI prevede infatti importantissime campagne informative sul corretto uso degli pneumatici, iniziative di formazione costante rivolte ai giovani nell’ambito del progetto Ready2Go!

Michelin e Aci firmano un fondamentale accordo per la sicurezza stradale: partono infatti nuove ed interessanti campagne di informazione e corsi tematici nelle scuole guida “Ready2Go”; questo accordo tra Michelin ed ACI prevede infatti importantissime campagne informative sul corretto uso degli pneumatici, iniziative di formazione costante rivolte ai giovani nell’ambito del progetto Ready2Go, l’autoscuola di nuova generazione dell’ACI, studi e ricerche sui temi della mobilità sostenibile e della guida eco-compatibile.Questa è la prima iniziativa sulla sicurezza degli pneumatici realizzata a supporto del Decennio di iniziative indetto dall’ONU per la sicurezza stradale, lanciato in Italia dall’ACI e sottoscritto anche da Michelin. Le attività previste dalla collaborazione rientrano in 2 dei 5 campi di azione individuati dalle Nazioni Unite: favorire la sicurezza attiva e passiva dei veicoli e migliorare il comportamento degli utenti della strada. Gli pneumatici risultano infatti troppo spesso trascurati dagli automobilisti ed in base a ricerche europee è emerso che il 65% degli automobilisti viaggia con pneumatici sgonfi, il 40% si muove con almeno una gomma molto sgonfia e il 12% dei conducenti si è trovato in una situazione di pericolo per cause imputabili agli pneumatici. La pressione delle gomme ha anche un’influenza notevole sui consumi.
Omino Michelin Aci e Michelin insieme per la Sicurezza Stradale

Resistenza al Rotolamento

La resistenza al rotolamento dei pneumatici è responsabile di circa il 20% del consumo di carburante. Con il 25% di pressione in meno la resistenza al rotolamento cresce del 10%, con la conseguenza di un maggior consumo di carburante del 2%. Un corretto utilizzo degli pneumatici consente inoltre di ridurre l’inquinamento acustico e le emissioni di CO2. È sufficiente dedicare pochi minuti a un controllo della propria auto per evitare rischi o più in generale di “rimanere a piedi”, come evidenziato da una ricerca del soccorso stradale ACI 803.116, che indica i problemi alle ruote come quarta causa di sosta forzata durante le vacanze estive (5,5% delle richieste di intervento), dopo il guasto al motore (36,7%), all’avviamento (12,6%) e all’impianto elettrico (9,2%). La formazione dei futuri automobilisti è centrale nella collaborazione ACI-Michelin. In aggiunta agli innovativi moduli teorici e pratici già previsti nelle autoscuole Ready2Go, saranno svolti progetti esclusivi che prevedono l’ausilio di attrezzature specifiche, come il manometro e il misuratore di usura degli pneumatici. Michelin ha preparato per i formatori ACI e per gli allievi dei kit con schede tematiche, filmati didattici, brochure informative e campioni di pneumatico per evidenziarne gli standard di sicurezza.
Michelin ACI Aci e Michelin insieme per la Sicurezza Stradale
In conferenza, Enrico Gelpi, presidente dell’Automobile Club d’Italia ha dichiarato: L’ACI prosegue concretamente il suo impegno a supporto del decennio di iniziative indetto dall’ONU per la sicurezza stradale questa iniziativa con Michelin nel campo della formazione può favorire una maggiore consapevolezza sui rischi che la mobilità presenta oggi nelle aree urbane e fuori dalle città, oltre che sulla necessità di avere il proprio veicolo sempre in buone condizioni.
L’accordo con ACI costituisce, sia per l’autorevolezza dell’Istituzione che per la sua valenza didattica, un ideate completamento dì un impegno ormai più che decennale della Michelin Italiana nella formazione e nella sensibilizzazione dei giovani a favore della sicurezza stradale. Più che un compito, è una missione, nel senso più alto del termine, ha dichiarato Jean-PauiCaylar, presidente della Michelin italiana.
L’accordo ACI-Michelin prevede altre iniziative nel segno della mobilità responsabile, a partire da vantaggi ed agevolazioni per i Soci ACI al momento dell’acquisto di pneumatici Michelin.



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martedì 13 settembre 2011

Quando bisogna controllare l’assetto geometrico delle ruote? | TopWheels.it

Se quando si percorre una strada pianeggiante, si nota che l’auto tira a sinistra o a destra, non appena si tolgono per qualche secondo le mani dal volante, è necessario portare il veicolo presso un rivenditore specialista o un’officina meccanica, per far verificare l’assetto geometrico delle ruote, detto anche geometria delle ruote, e nel caso sia necessario e se possibile, regolare gli organi della sospensione anteriore e posteriore. Infatti, se l’auto non è regolata ai corretti valori di geometria, gli pneumatici possono usurarsi in modo anormale.

È necessario far controllare la geometria delle ruote quando:
• si è urtato qualcosa;
• si nota un’usura anomala o irregolare degli pneumatici;
• si riscontrano problemi di sterzata o di comportamento:
• il veicolo tira da una parte;
• il volante non torna facilmente alla posizione iniziale dopo una curva;
• percorrendo una strada dritta il volante rimane inclinato;
si acquista un nuovo treno di pneumatici, e si vuole che durino il più possibile;
• si sostituiscono componenti delle sospensioni o dello sterzo.

Perché l’assetto geometrico delle ruote è così importante?

L’assetto geometrico delle ruote può influire sulla durata chilometrica e sulla forma d’usura dello pneumatico. Nella maggior parte dei veicoli è concepito per ridurre al minimo l’usura e ottimizzare il comfort di conducente e passeggeri. Una geometria corretta su tutte e quattro le ruote consente di aumentare  la durata e ottimizzare le prestazioni degli pneumatici, nonché di diminuire il consumo di carburante.  Inoltre, migliora il comportamento del veicolo, la precisione di guida, la stabilità di marcia e quindi in generale, migliora la sicurezza.

Geometria o equilibratura delle ruote?

La geometria delle ruote è talvolta confusa con l’equilibratura. Sono invece due operazioni molto diverse. La geometria consiste nella regolazione dell’angolazione delle ruote, in modo che, in marcia, esse siano con i valori stabiliti dal costruttore del veicolo. L’equilibratura, invece, consiste nell’aggiunta di alcune piccole masse, per consentire alle ruote di ruotare senza causare vibrazioni al veicolo a determinate velocità.

Perché la geometria delle ruote può sregolarsi?

Una sregolazione della geometria, abbastanza infrequente, può verificarsi se si urta un marciapiede o se s’impatta una buca ad alta velocità, oppure in circostanze ben più gravi, quali ad esempio un incidente. Se la geometria delle ruote non è corretta, il battistrada degli pneumatici si usura più rapidamente e/o in modo irregolare, con possibili conseguenze negative sul comportamento del veicolo. Questo significa che molto probabilmente sarà necessario sostituire gli pneumatici prima del previsto.

Anche una piccola sregolazione può creare inconvenienti

La geometria delle ruote ha lo scopo di assicurare una tenuta di strada ottimale e di far durare gli pneumatici il più a lungo possibile.

I motivi principali per mantenere una corretta geometria delle ruote sono:
- Risparmio di denaro.
- Massima durata degli pneumatici
- Più facilità di guida, minore resistenza al rotolamento e consumi.

Quanto tempo occorre per regolare la geometria delle ruote e quanto costa?

   La maggior parte dei problemi di regolazione della geometria anteriore e posteriore può essere risolta in circa 30 minuti.  Il costo di una geometria completa ha il costo di soli €40,00 da TopWheels!  La geometria delle ruote consiste nel verificare la direzione e l’angolazione delle ruote sulle specifiche del costruttore del veicolo. Si parla spesso di “convergenza”, “divergenza”, “campanatura positiva”, “campanatura negativa”, ma non c’è niente di fantascientifico, la regolazione della geometria delle ruote è un’operazione importante ma abbastanza semplice se fatta eseguire da uno specialista come TopWheels, grazie ai nostri macchinari computerizzati che svolgono la geometria elettronicamente.

Come viene regolata la geometria delle ruote?

La geometria delle ruote viene regolata in modo tale che esse abbiano il parallelismo e l’inclinazione ottimale. Le tre regolazioni principali della geometria delle ruote sono il parallelismo, la campanatura, e l’incidenza. (vedi definizioni di seguito).

Parallelismo

Per parallelismo si intende la differenza tra la distanza delle estremità anteriori e quella delle estremità posteriori degli pneumatici dello stesso asse. Il valore di parallelismo influisce anche sul comportamento del veicolo in curva, si parla di:


Convergenza: quando le estremità anteriori sono più vicine di quelle posteriori. La convergenza provoca sottosterzo in curva. Se la convergenza degli pneumatici è eccessiva, il battistrada inizierà a usurarsi dal lato esterno.


• Divergenza: le estremità posteriori degli pneumatici sono più vicine di quelle anteriori. La divergenza provoca sovrasterzo in curva. Se gli pneumatici sono divergenti, si usurerà per primo il lato interno.


• Questo tipo di usura, crescente da un bordo all’altro del battistrada, con presenza di creste sugli spigoli longitudinali dei tasselli, è facilmente riconoscibile passando la mano sul battistrada dello pneumatico. Se non sei sicuro porta la tua auto da Noi e faremo un controllo accurato.

Campanatura

La campanatura, detta anche inclinazione ruota, è l'angolazione della ruota vista dalla parte anteriore del veicolo. Un’eccessiva inclinazione della ruota comporterà un’usura irregolare.


• Campanatura positiva: la parte superiore della ruota è inclinata verso l'esterno dell'auto. Una campanatura troppo positiva determina un’usura liscia, della parte esterna del battistrada degli pneumatici.
• Campanatura negativa: la parte superiore della ruota è inclinata verso l’interno dell’auto. Una campanatura troppo negativa causerà un usura liscia della parte interna del battistrada degli pneumatici.

L’angolo di campanatura è definito ed ottimizzato per ogni veicolo, per consentire agli pneumatici di massimizzare la superficie di contatto con la strada, specialmente in curva. Se le due ruote anteriori hanno una differenza eccessiva di campanatura, il veicolo, in fase marcia, può tendere a “tirare”in modo sensibile da una parte.



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